sabato 29 maggio 2010

PLAY OFF C2: IL CICLONE SPORTING SI ABBATTE SULLA REDAS NAPOLI

Prima partita del girone finale per lo Sporting Sala Consilina contro il malcapitato Redas Napoli. Finisce 15 a 4 per lo Sporting in una partita senza storia fin dai primi minuti. E' stato un monologo degli uomini di Mister Cusati, che già al 9' conducevano per 4 a 0. La vera finale del triangolare si giocherà sabato 5 giugno a S. Maria Capua Vetere contro il Futsal Gladiator, chi vince approda in C1.


Sporting Sala Consilina - Redas Napoli  15 - 4   (8-4)

Sporting Sala Consilina: Pacifico, Caiazzo, Bufano, Cicatelli, D'Alto, D'Adamo, Nicolao, Barone, Rosciano, Flauto V., Cafaro. All. Cusati.


Redas Napoli: Belfiore, Quarata, Riso, Martone, Artiano, Esposito, Cardone, Pomarico, Rosso, Presta, Abbondanza, Pozzi. All. Breglia.


Reti: 1° Tempo al 1° Barone, 2° Barone, 4° Rosciano, 9° Barone, 16° D'Alto, 17° Martone, 18° D'Alto, 22° Martone, 23° Martone, 26° Rosciano, 27° Rosciano, 29° Martone.
2° Tempo, 1° Flauto V., 10° Barone, 17° Barone, 22° Nicolao, 23° Nicolao, 25° Rosciano, 26° D'Alto.

Arbitro 1: Sig. Toti Roberto di Salerno.
Arbitro 2: Sig. Belcuore Giovanni di Torre Annunziata.

Ammoniti: Abbondanza, Pozzi.
Espulsi: Nessuno

domenica 23 maggio 2010

PLAY OFF C2: IL GLADIATOR BATTE LA REDAS NAPOLI

Il Gladiator vince a Napoli e sogna la C1.





Il Gladiator vince a Napoli contro la Redas Napoli, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni per 4 a 0, in una partita condizionata dal gran caldo. Moltissimi ammoniti ed un esplulso per parte. Nella seconda gara entrerà in scena lo SPORTING SALA CONSILINA che incontrerà il 29 maggio alle ore 15.00 al Palapozzillo di Sala Consilina la Redas Napoli decimata dal Giudice Sportivo.

PLAY OUT C2: L'ALMA SALERNO E' QUASI SALVA

L'ALMA SALERNO travolge il SAN GREGORIO per 8 a 1 ed ipoteca la salvezza.



La gara di andata per la permanenza in C2 tra Alma Salerno e San Gregorio ha visto una sola protagonista in campo: l'Alma Salerno. I padroni di casa spinti dai propri sostenitori infliggono al San Gregorio una sonora sconfitta. Il risultato finale di 8 a 1 da ampie garanzie per il ritorno, mentre il San Gregorio dovrà compiere una grande impresa per ribaltare il risultato.

martedì 18 maggio 2010

PLAY OFF C2: LO SPORTING RIPOSA ALLA PRIMA GIORNATA

Si contenderanno la C1 le vincitrici dei Play Off dei tre gironi di C2:


                             GLADIATOR      REDAS  NAPOLI      SPORTING SALA CONSILINA


E' stato effettuato oggi 18 maggio alle ore 16.00 presso il Comitato Regionale Campania, alla presenza del Presidente Avv. Salvatore Colonna, del Segretario Dott. Vincenzo Pastore e dal Delegato Regionale di Calcio a 5 Sig. Antonio Astarita e dai rappresentanti delle tre società finaliste, il sorteggio della 1^ Giornata dei Play Off che vedrà affrontarsi il 22 maggio alle ore 15.00 REDAS NAPOLI e GLADIATOR, riposerà lo SPORTING SALA CONSILINA. Nella seconda Giornata in programma il 29 maggio alle ore 15.00 lo Sporting Sala Consilina affronterà la perdente della prima giornata. In caso di pareggio lo Sporting si troverà di fronte, al Palapozzillo di Sala Consilina, il REDAS NAPOLI.

domenica 16 maggio 2010

PLAY OFF SERIE C2: LO SPORTING ACCEDE ALLA FASE FINALE

La finale Play Off del Girone "C" di C2 finisce con la vittoria dello Sporting Sala Consilina sul Futsal Gragnano per 9-3. Il Girone a tre per la promozione in C1 vedrà affrontarsi il Gladiator, Redas Napoli e Sporting Sala Consilina. Il sorteggio verrà effettuato Martedi 18 c.m. alle ore 16.00 presso il Comitato Regionale Campania.


Sporting Sala Consilina - Futsal Gragnano  9 - 3    (4-1)

Sporting Sala Consilina: Pacifico, Caiazzo, Cicatelli, Bufano, D'Alto, D'Amato, Nicolao F., Barone, Salicone, Flauto S., Rosciano, Flauto V. All. Nicolao G.
Futsal Gragnano: Fiorenzano, Donnarumma L., Ruggiero, Liguori, Tramontano, Smilzo, Raffone, Sicignano, Donnarumma S., Alfano. All. Alfano

Reti: 1° Tempo al 3° Flauto V., 12° Flauto V., 15° D'Alto, 17° Sicignano,21° Cicatelli.
2° Tempo al 4° Flauto V., 6° Rosciano, 13° Flauto V., 18° Donnarumma S., 25° Barone, 27° Barone, 30° Sicignano.

Arbitro 1: Sig. Tarantino di Battipaglia.
Arbitro 2: Sig. Senatore di Battipaglia.

Ammoniti: Flauto V., Tramontano.
Espulsi: Nessuno.

domenica 9 maggio 2010

PLAYOFF SERIE C2: PARI TRA CAVA E FUTSAL GRAGNANO

La semifinale del Girone "C" di C2 tra Futsal Gragnano e Cava dei Tirreni finisce in parità ( 1-1), ed in virtù di una posizione migliore in classifica il Futsal Gragnano accede alla finale del girone. Affronterà in trasferta lo Sporting Sala Consilina. La finale si disputerà Sabato 15 c.m. alle ore 15.00 al Palapozzillo di Sala Consilina.

domenica 2 maggio 2010

PREPARAZIONE PSICOLOGICA DI UNA SQUADRA

Preparazione Psicologica


Preparazione psicologica di una squadra

del Prof. José Carrascosa Oltra

Allenamento delle abilità psicologiche che esige la competizione

PRESENTAZIONE


Gli allenatori sono consapevoli che il carattere che i giocatori dimostrano in allenamento ed in partita, siano fattori importanti per spiegare e giustificare il loro rendimento.

Le sconfitte vengono spesso attribuite a variabili di tipo psicologico quali “la mancanza di concentrazione”, che “si è avuta poca tensione”, che “la squadra ha perso fiducia in sé stessa”, ecc. Si cerca, perciò, la spiegazione di un insuccesso nella “mentalità” della squadra.

Attualmente è possibile concretizzare in termini relativamente obiettivi ciò, che in forma generale viene indicato come “carattere o attitudine”. Gli psicologi dello sport hanno confermato che le abilità psicologiche, ciò che gli allenatori chiamano “carattere vincente”, configurano le esigenze della competezione di massimo livello. Considerando, quindi, che le abilità psicologiche sono determinanti per ottenere un rendimento ottimale, è possibile osservare e valutare quali siano utilizzate correttamente per il gioco, quali sia necessario migliorare, come i giocatori le interpretano e le utilizzano durante l’allenamento e le partite ed, inoltre, che grado di dominio il giocatore dimostra nei confronti di ognuna di esse.

Ciò permette all’allenatore di verificare quali abilità psicologiche siano maggiormente sviluppate in ogni giocatore e quali abbiano necessità di un ulteriore approfondimento. Inoltre, l’allenatore può valutare quali abilità psicologiche richiedono un’attenzione maggiore, o quale allenamento possa rendere possibile una ottimizzazione della preparazione psicologica dell’intero gruppo.

Di seguito sono esposte le abilità psicologiche che si pensa possano contribuire a migliorare il rendimento della squadra e del singolo. A tale proposito viene presentata una breve definizione di ognuna, in modo che risulti semplice identificarle e differenziarle tra loro.

Inoltre, viene proposta una guida per osservare e valutare il grado di dominio che ogni giocatore possiede.



LE ABILITÁ PSICOLOGICHE

Guida all’osservazione


L’intelligenza sportiva (A):

È la capacità di apprendere, di risolvere problemi, conflitti o situazioni ed, inoltre, di trasferire ciò che si è appreso in situazioni diverse.

- Comprende con facilità le istruzioni, il ragionamento, i concetti, le azioni.

- Legge con facilità il gioco della squadra rivale.

- Trova varie soluzioni per la stessa situazione di gioco.

- È’ creativo nel risolvere situazioni di gioco.

- Capisce e assimila con facilità la funzione specifica di ogni ruolo e linea di reparto.

- Si adatta con facilità a differenti ruoli.


L’attenzione e la concentrazione (B):

È la capacità di percepire gli stimoli pertinenti che l’ambiente propone; di focalizzare l’attenzione sui riferimenti fondamentali del gioco; di mantenere l’attenzione durante tutto il tempo necessario, senza distrazione alcuna.


- Fa attenzione e controlla tutti gli stimoli del gioco che può percepire dalla sua posizione.

- Si isola da tutto quello che non è il gioco.

- Sa “anticipare” l’azione del rivale.

- Non si distrae.

- E’ totalmente coinvolto nell’azione, senza vedersi estraniato dai suoi pensieri.

- Passa rapidamente da una situazione di attacco ad una di difesa.

- Non fa commenti con i compagni.

- Non presta attenzione al pubblico.

- Non presta attenzione all’arbitro.

- Non si lamenta dopo un errore.


Possedere il livello ottimale di tensione (C):

E’ la capacità di possedere un livello di attivazione muscolare ottimale

I muscoli non presentano tensioni eccessive ma, al contrario, presentano la tensione giusta affinché il giocatore si senta pronto all’azione. Il giocatore non ha ansia né, tantomeno, gli manca l’energia di attivazione.


- Il livello di tensione è idoneo, sufficientemente pronto per permettere al giocatore di gareggiare al meglio delle possibilità.

- Gli arti inferiori sono pronti ad effettuare il gesto tecnico con scioltezza ed in forma coordinata.

- Non esiste ansia o nervosismo.

- Non si nota agitazione.

- Vi è un’apparente tranquilllità.


La motivazione per competere (D):

S’intende il desiderio di competere, di confrontarsi, di lottare, di gareggiare e combattere per la disputa della palla, o di vincere e superare il rivale in ogni azione. In definitiva è la disponibilità a realizzare il massimo sforzo e dare il massimo di se stessi.


- Fa commenti che indicano l’attitudine a lottare.

- Non evita il gioco duro e di contatto.

- Disputa ogni pallone con decisione.

- Arringa i compagni e li anima per realizzare il massimo sforzo.

- Sembra avere chiara l’idea, di ciò che deve fare lui e la squadra.

- Sembra non soffrire la stanchezza e la fatica.

- Continua a lottare sempre per migliorare.

- L’errore non lo abbatte.

- Manifesta la voglia di vincere e contagia i compagni con il suo comportamento.


L’autostima (E):

Corrisponde alla percezione che ogni giocatore deve possedere del proprio livello di capacità e competenza. Mostrando consapevolezza di operare in un gruppo, esprime sicurezza e mette al servizio della squadra le proprie abilità.


- Non ha insicurezze su ciò che sa fare lui o la squadra.

- E’ disposto ad applicare sul campo il lavoro preparato durante l’allenamento.

- Affronta ogni azione di gioco con decisione e senza dubitare.

- Trasmette sicurezza ai compagni.

- Non sopravvaluta il rivale, anche se lo rispetta.

- Non si lascia impressionare dai rivali che possiedono grandi capacità.


Assumere iniziative e prendere decisioni (F):

Corrisponde alla facilità di assumere iniziative, o prendere decisioni di responsabilità durante il gioco.


- Cerca il pallone e non ne evita il possesso.

- Legge e cerca soluzioni durante il gioco.

- Abitualmente prende buone decisioni.

- Assume iniziative che determinino un certo rischio.

- Non sceglie sempre la decisione più facile da realizzare, o l’azione di minor rischio di errore.


Dimostrare personalità di fronte alle difficoltà (G):

E’ la capacità di mantenersi sereni e scegliere soluzioni idonee nelle situazioni di maggior difficoltà.


- La difficoltà pare non influire sul suo rendimento.

- Dopo aver commesso un errore torna ad assumere iniziative ed a prendere decisioni durante il gioco.

- Quando la squadra si vede danneggiata per qualche situazione anomala , reagisce assumendo responsabilità e prendendo iniziative.

- Le difficoltà sembrano stimolarlo e animarlo.

- Non si fa coinvolgere dalla provocazione degli avversari.

- Quanto più si complica una situazione, maggiormente s’impegna per cercare delle soluzioni.

- Si assume le responsabilità della squadra e tenta di superare le difficoltà.


Il controllo emozionale (H):

E’ la capacità di controllare le emozioni in modo che non danneggino la propria condotta, diminuendo il rendimento.

Si tratta di superare l’euforia, il timore, l’ansia, l’arrabbiatura e lo scoraggiamento, al fine di ottenere risultati sportivi ottimali.


- Si mostra molto stabile emozionalmente.

- Non arriva mai a perdere l’autorità.

- Non esiste arrabbiatura accompagnata da risposte aggressive.

- Non si eccita per una vittoria, né cerca di apparire quando il risultato, dopo una partita, è statto eccellente.

- Si mostra apparentemente tranquilllo.

- Non gli pesa la responsabilità, l’importanza della partita o del rivale, la necessità di ottenere una vittoria, oppure,diverse sconfitte successive.


- Il rendimento è generalmente uniforme.

- Nei conflitti è dialogante.

- Fa sforzi per comprendere gli altri.


La tolleranza alla fatica ed al dolore (I):

E’ la capacità di sopportare la sofferenza fisica determinata dalla fatica e dal dolore.


- Mostra un rendimento uniforme durante tutta la partita.

- Non fa commenti per la durezza dell’allenamento.

- Non fa commenti per la sua stanchezza.

- Non si lamenta se riceve una entrata brusca.

- Tollera bene il gioco duro, di contatto.

- Non abbassa il ritmo quando si sente stanco.

- Non si astiene dal gioco sino alla fine della partita.

- Collabora molto bene nel recupero dopo un infortunio.

- Non è solito dar ascolto alle sensazioni di malessere

- Chiede poco al servizio medico.


La ricettività e l’assimilazione (J):

E’ la capacità di ascoltare e accettare i suggerimenti o le correzioni, per assimilarli al fine di cambiare la propria condotta.


- Ascolta con attenzione.

- Formula domande e fa commenti chiarificatori che lo rassicurano di aver compreso i suggerimenti.

- Non mantiene le sue convinzioni con rigidezza.

- Prima di una critica o di una correzione non si pone sulla difensiva.

- Non interviene sistematicamente sulle opinioni degli altri.

- Accetta di essersi sbagliato.

- Non si difende dalle critiche con scuse.

- Dimostra di chiedere per apprendere e migliorare.

- Non pone domande per mantenere, così, inalterate le proprie ragioni.



La capacità di identificazione e di integrazione nel gruppo (K):


E’ l’attitudine del giocatore alla solidarietà, alla cooperazione, all’indentificazione ed all’appartenenza ad un gruppo rappresentato, in questo caso, dalla squadra.


- Parla più del gruppo che di se stesso.

- Parla e si relaziona con tutti i membri del gruppo.

- E’ solito appoggiare gli altri

- Evita di generare situazioni di conflitto.

- Non fa critiche al di fuori dello spogliatoio.

- Sul campo lavora più per la squadra che per un esito positivo personale.

- Nell’analisi delle situazioni non dà sistematicamente la colpa agli altri.

- E’ rispettato ed accettato dai suoi compagni.

- Contribuisce affinchè regni un ambiente cordiale.


Il comportamento globale (L):

Riflette il carattere individuale e l’attitudine psicologica con la quale il giocatore affronta gli allenamenti e le partite.


- Si mette in evidenza calcolando il valore medio, della puntuazione effettuata in ciascuna delle abilità psicologiche analizzate precedentemente.
 

OSSERVAZIONE, VALUTAZIONE, CONTROLLO


Dallo schema precedente, si evidenziano vaie caratteristiche psicologici. E’ quindi possibile identificare quali aspetti della psicologia individuale funzionano in forma ottimale durante la competizione e quali invece richiedono un lavoro maggiore durante l’allenamento.

Per poter prendere decisioni appropiate sulle strategie di insegnamento o di allenamento, si rende necessaria una sorta di valutazione. E’ ovvio che la valutazione degli aspetti che si relazionano con la personalità dell’individuo non possono essere considerati una scienza esatta, nè tantomeno totalmente obiettivi e quantificabili.

Ciò nonostante, è possibile approssimarsi ad una forma di valutazione obiettiva e quantificabile, e ciò può essere considerato sufficiente dato che tra una valutazione esatta ed un’assenza di valutazione c’è una differenza enorme.

Per questo motivo la Psicologia valuta gli aspetti asservabili, come il comportamento. del giocatore sia durante gli allenamento che durante le partite.

Utilizzando una griglia attraverso la quale sia possibile determinare le destrezze psicologiche, si può stimare sino a che punto la condotta del giocatore si approssimi alla norma. Ciò che si cerca, è conoscere quali abilità psicologiche dominino maggiormente nel giocatore durante le competizioni e quali invece necessitano di un miglioramento.

Questa valutazione può essere espressa in termini quantitativi (con un numero). Ciò facilita, sia l’identificazione del grado di dominio di ogni abilità psicologica e la prescrizione delle abilità che richiedono un intervento per il miglioramento, che l’analisi ed il successivo controllo dell’efficacia della strategia impiegata per potenziare detto miglioramento.

Nella scala di osservazione e valutazione suggerita in seguito il valore 3 rappresenta, per una certa abilità psicologica, un grado di dominio buono che non richiede un lavoro di miglioramento; il valore 2, invece, rappresenta un grado di dominio accettabile, ma che può ulteriormente migliorare; il valore 1, invece, rappresenta un grado di dominio molto basso e, perciò, che richiede un lavoro per migliorarlo.

Praticamente, l’osservazione e la valutazione della condotta del giocatore determina un’organizzazione più concreta e sistematica del lavoro dell’allenatore

Concludendo, quindi, il grado di dominio delle abilità psicologiche elencate precedentemente può essere valutato da parte dell’allenatore con l’intenzione di analizzare e spiegare meglio il rendimento individuale e collettivo, e per poter intervenire su di esse ottimizzandole mediante un allenamento specifico.

Si raccomanda di fare una valutazione e un intervento separato in all’allenamento e durante la competizione, in quanto allenarsi o gareggiare comporta esigenze molto differenti.

Per valutare il grado di efficacia di ogni abilità psicologica, si suggerisce di utilizzare il seguente criterio:


1 = BASSA

2 = ACCETTABILE

3 = BUONA


E’ necessario aggiungere una ulteriore considerazione, e cioè che la valutazione può essere bassa per un’attivazione eccessiva (ansia) o, al contrario, per difetto d’attivazione.

L’evoluzione delle abilità psicologiche, sia negli allenamenti che nelle partite, permette di ottenere una valutazione globale che configura il profilo psicologico del giocatore rispetto alla competizione.


In seguito, vengono proposte tre tavole di valutazione.

La prima valuta le capacitá psicologiche durante l’allenamento;

la seconda valuta le capacitá psicologiche durante la partita;

la terza sintetizza il profilo psicologico del giocatore, come risultante dalla media delle precedenti valutazioni.


Dal profilo individuale è anche possibile ottenere il profilo collettivo della squadra.